Orecchiabile: Le priorità del nostro tempo libero
"Heavyweight", "Pop Porno" e "C'è Vita nel Grande Nulla Agricolo?", più due consigli extra su cosa ascoltare.
Ciao Orecchiabilinə,
mentre scrivevamo le recensioni di questo secondo numero di Orecchiabile, ci siamo mandati una quantità di messaggi vocali e scritti tale da intasare il Canale di Suez. Questo la dice lunga su quanto ci piacciono i tre podcast che abbiamo scelto, oppure sulle priorità del nostro tempo libero.
Per quantità di dettagli e ricchezza nelle descrizioni, questo secondo numero di Orecchiabile è la Pasqualina delle uova di Pasqua. E ci troverete dentro un podcast fiction su una strana storia dalla profonda provincia romagnola, C’è Vita nel Grande Nulla Agricolo?, raccontato da Giacomo. Un podcast sulle teorie cospirazioniste più strambe, Pop Porno, raccontato da Chiara, e Heavyweight, dove la potenza della narrazione audio incontra la qualità artistica, raccontato più o meno a quattro mani. Siete pronti? Via!
C’è Vita nel Grande Nulla Agricolo?, Johnny Faina 🇮🇹
A volte mi succede di scoprire qualcosa di così bello, ma così bello, che inizio a molestare tutti miei conoscenti per convincerli che anche loro devono ascoltare, leggere, mangiare questa cosa incredibile.
Lo stesso meccanismo si è ripetuto nelle ultime settimane, da quando ho mosso i primi passi nel mondo che si cela tra le nebbie inquiete del Grande Nulla Agricolo. Siamo nella profonda provincia romagnola e Johnny Faina ci guida tra gli eventi inspiegabili che colpiscono il fittizio paese di Villamara.
In atmosfere che oscillano tra il Landsdale più fracassone e Radiofreccia, si muovono personaggi usciti da un’avventura grafica di fine anni ‘90. Sono le caricature perfettamente riuscite che Lynch avrebbe partorito se solo avesse deciso di ambientare Twin Peaks nel Triangolo delle Bermuda Padano. A Villamara potete imbattervi in un astronauta devoto al culto di Mourinho, un guardia-palude fascista perennemente armato di fiocina, un investigatore dell’occulto con impiego all’anagrafe comunale e... dei lanciafiamme.
Il racconto delle gesta di cotanti eroi è affidato alla voce di Johnny Faina attraverso una scrittura fresca ed intelligente. Demenziali pubblicità fittizie, ospiti straordinari e rotture della quarta parete contribuiscono a spezzare il ritmo della narrazione e a fare di Villamara un posto ricco di vita. Il tutto è condito da un sound design che nulla ha da invidiare alle più ricche produzioni audio nordamericane e da fantasmagoriche illustrazioni per ogni puntata.
🎧 Episodio consigliato: inizia dalla prima puntata, altrimenti finisce che ti perdi nella nebbia.
🧁 Bonus: è un podcast pensato per essere raccontato e suonato dal vivo. Se diventi fan ora, poi non devi recuperare quando la pandemia sarà finita e i tuoi amici ti trascineranno a un live di C’è Vita Nel Grande Nulla Agricolo?
Heavyweight, Gimlet Media 🇺🇸
Heavyweight, traducendo un po’ alla buona, vuol dire “quel peso pesante che ti è rimasto sullo stomaco e di cui proprio non riesci a liberarti”. Può essere quel tuo fidanzato del liceo che ti ha lasciato senza che ne capissi il motivo, o quel tuo amico dj a cui hai prestato un disco e che, anche dopo essere diventato famoso, non te l’ha più restituito (vero Moby?). E ogni tanto ci ripensi, ti arrabbi, ti instristici, stai male, insomma non riesci proprio a buttare giù una volta per tutte questo reflusso gastrico-emozionale.
E sono proprio questi "pesi pesanti" ad essere il fulcro di Heavyweight. L’host, Jonathan Goldstein, si lancia nel mezzo delle vite altrui e, con un tatto ed un’ironia che vorrei avesse il mio terapista, li aiuta a liberarsi di questi fardelli indigesti attraverso rocambolesche investigazioni e conversazioni con il cuore in mano. Mi rendo conto che a scriverlo così sembra una versione audio di C’è posta per te, ma è proprio nel trovare l’arte in una materia così bassa che brilla il genio di Goldstein.
Il buon Jonathan è stato voce e mente di uno dei programmi seminali della radio nordamericana, Wiretap. Nel decennio abbondante di messa in onda del programma, Goldstein e i suoi editor hanno trasportato il linguaggio letterario in radio, riuscendo a combinare complesse strutture sintattico-narrative con la freschezza del parlato tipica di una concezione più tradizionale della scrittura radiofonica. Wiretap aveva già tutto quello che c'è alla base delle cose che ci piacciono dei podcast: il racconto audio intimo e confidenziale, coniugato con un’alta qualità artistica e narrativa. Mai scontato, mai banale, mai team di autori di Boris.
In Heavyweight, tutto ciò è messo al servizio della storia, condensando mesi di ricerche in una comoda quarantina di minuti, con Goldstein a fare da guida lungo un percorso in cui si alternano momenti di tensione emotiva all’umorismo sottile che ci si può aspettare da un autore radiofonico di mezza età con radici nella Brooklyn ebraica.
Attraverso questi delicati esercizi di equilibrismo narrativo, le storie di Heavyweight si incollano addosso all’ascoltatore, aderendo ai suoi sentimenti e portandolo ad empatizzare con chi sta dall’altra parte delle cuffiette. Anche per chi come Giacomo ha la sensibilità emotiva di un muro di gomma, non è raro trovarsi a concludere una puntata di Heavyweight con una lacrimuccia che spinge commossa e felice per uscire dall’angolo dell’occhio destro.
🎧 Episodio consigliato: Inizia da Gregor, dove si scopre come Moby è diventato famoso. Ogni puntata è autoconclusiva, ma la prima dozzina di episodi resta la nostra preferita. Evitate i “check in”, prodotti in tempi di pandemia per farci sapere come stavano Goldstein e soci e che poco hanno a che vedere con le puntate “vere” del podcast.
🧁 Bonus: la puntata di Podcast Revolution dedicata all’impatto di Wiretap sul mondo radiofonico scritta e raccontata da Jonathan Zenti per Radio Raheem.
Pop Porno, Filippo Ferrari 🇮🇹
Scendo le scale, preparo la moka, accendo i fornelli e con gli occhi ancora stropicciati dico «Alexa, suona Musica Leggera di Cola...» non faccio in tempo a finire la frase che dall’altra stanza il mio ragazzo tuona «ALEXA STOP!». Sì, forse è il caso di smetterla con la saudade da Sanremo, mi dico mentre giro il cucchiaino nella tazzina. O forse no?
Se non dovessi essere l’unica a soffrirne ancora, l’episodio di Pop Porno dedicato ai misteri del Festival di Sanremo è quello da cui dovete cominciare questo incredibile viaggio all’insegna delle teorie cospirazioniste nel mondo della cultura pop. Pop Porno è cultura. Pop Porno è conoscenza. Pop Porno è informazione. Certo, di cose di cui forse si potrebbe fare a meno, ma che sicuramente non lasceranno a corto di aneddoti.
L’autore, Filippo Ferrari, ha deciso di condividere con il resto del mondo la sua infinita conoscenza in materia di cultura pop e teorie cospirazioniste, condendo il tutto con battute e citazioni tra gli anni duemila e internet culture. A noi resta solo da apprezzare i suoi racconti di personaggi famosi tacciati di essere rettiliani, o le teorie che vedono Avril Lavigne sostituita da un clone di nome Melissa o ancora i dietrologismi sulle emoji utilizzate da Britney Spears sui suoi post di Instagram. Da ascoltare, come per Cachemire, solo se chi vi sta intorno non vi giudicherà troppo male per le risate che vi farete.
🎧 Episodio consigliato: Tutti i misteri del Festival di Sanremo.
🧁 Bonus: per il team saudade di Sanremo, consigliamo anche Big! l’audio-documentario di Colapesce e Dimartino sul dietro le quinte della loro leggera partecipazione a Sanremo. Anzi leggerissima.
Prima dei consueti saluti vogliamo ringraziare Claudia Flandoli per la menzione nella sua newsletter super carina, Impronte Digitali, piena di curiosità e illustrazioni disegnate da lei. Andate a seguirla!
Bene, ora non vi resta che srotolare i fili delle cuffiette e iniziare ad ascoltare! Fateci sapere nei commenti, o via email o ancora via Instagram cosa ne pensate. E se vi va, condividete questa newsletter con qualcuno che pensate possa apprezzarla. Noi ci si risente giovedì 15 aprile!
Ciao 💜
Chiara & Giacomo