Ciao Orecchiabilinə,
oggi abbiamo impastato un po’ di parole e suoni insieme, manco fossimo dei pasticceri, e abbiamo sfornato per voi una newsletter che ha il profumo di una crostata appena tirata fuori dal forno. I podcast che abbiamo scelto sono dolci e croccanti, un comfort food per le orecchie fatto dal flipper di aneddoti di Certe Cose, recensito da Chiara, e dal viaggio sonoro in una remota riserva naturale nel sud dell’Africa di Guardians of the River, raccontato da Giacomo.
Pronti, partenza, play!
Certe Cose, Chiara Alessi, Il Post 🇮🇹
Multitasking. Multipotenziale. Stato confusionale. Incasinamento cronico. ADHD. Ci sono molti modi con cui potrei definire la mia tendenza a girovagare tra argomenti, dettagli e storie apparentemente distanti, per poi unirle tutte insieme in un unico ribollente calderone. A chi non è mai capitato di iniziare la serata gaurdando su YouTube un video di interior design a caso per finire poi a scoprire chi ha inventato le strisce pedonali? Il tutto seguendo razionalissimi passaggi pieni di discutibile significato.
Chiara Alessi è maestra nel fare questo tipo di collegamenti e, a differenza mia, a dargli un senso compiuto e renderli perfino di pubblica utilità. In Certe Cose Alessi parte da una lista di oggetti collegata a un importante fatto storico degli ultimi cinquant’anni, sulla quale poi fa uno zoom immaginario per concentrarsi su una in particolare delle cose che vengono elencate.
Come in un close up cinematografico, in ogni episodio Chiara Alessi parte guardando da vicinissimo una “cosa”, per poi allargare la camera e seguire attraverso una sapiente miscela di zoom out, flashback e fast forward vicende, persone e storie collegate a quell’oggetto. È così, per esempio, che partendo da dei banali buoni pasto, impariamo come questi siano allo stesso tempo un simulacro della lotta per i diritti dei lavoratori e uno degli oggetti più smarriti durante l’Expo di Milano. Si parte poi dallo Swatch trovato nel rifugio di Totò Riina per finire a parlare della rivoluzione nel campo dell’orologeria moderna e di quanto la marca svizzera abbia modellato i gusti e l’immaginario degli anni Novanta. La puntata più entusiasmante, però, è quella che parte dalla testina rotante della macchina per scrivere IBM Selectric usata dalle Brigate Rosse e diventata poi simbolo di quegli anni e di cui non vi anticipo altro, per lasciarvi godere della scoperta delle storie.
Ascoltare Certe Cose ci fa sentire come una all’interno di un flipper, mentre i nostri pensieri rimbalzano insieme alla parole di Alessi su fatti e vicende storiche che hanno influenzato la cultura e la società in cui ci troviamo a vivere la nostra vita.
🎧 Consigli di ascolto: ascoltatelo mentre state facendo altro che non vi occupi troppo la mente, e non fatevi distrarre da altro. Io per esempio l’ho ascoltato tutto mentre svuotavo gli scatoloni del mio trasloco, dando alla valenza simbolica delle cose tutta un’altra accezione.
🧁 Bonus: quando avrete finito con le quattro puntate, passate a Il Design è Donna, l’altro podcast di Chiara Alessi, prodotto lo scorso anno con Repubblica.
Guardians of the River, Wild Bird Trust/ NGOWP / House of Pod 🇺🇸
In tempi di Covid e divieti di uscita dai comuni mi è capitato di rimanere bloccato a Genova per qualche mese. Con le spiagge presidiate da un mix letale di vigili e anziani con le sveglie puntate all’alba, mi sono trovato ad abbandonare il salino ed esplorare le montagne che circondano la città. Con mia somma sorpresa, ho scoperto che le brulle pietraie scoscese dietro casa non sono poi così brulle e che, a quanto pare, sono pure popolate da un sacco di animali che mai mi sarei aspettato di trovare in ambienti apparentemente così poco ospitali.
Facendo la tara alle mie scoperte da pigro uomo di città, qualcosa di simile è successo a Adjany Costa quando per la prima volta si è addentrata lungo il corso dell’Okavango e ha scoperto quanta ricchezza era nascosta a (relativamente) pochi chilometri da casa. La foce di questo fiume e il suo enorme delta si trovano in Botwsana e sono uno dei parchi naturali più famosi al mondo. Ma tutta quell’acqua da dove arriva? L’Okavango ha le sue sorgenti nella parte orientale dell’Angola, una zona che quarant`anni di guerre, carri armati e mine antiuomo hanno fatto diventare uno dei luoghi meno esplorati al mondo. Così tanto che nemmeno una biologa angolana, come la stessa Adjany, ci si era mai avventurata.
In Guardians of the River seguiamo le peregrinazioni di appassionatissimi scienziati nella loro missione per proteggere l’Okavango, le sue sorgenti e il suo delta. Attraverso i loro viaggi incontriamo gli abitanti (umani e non) che vivono in queste zone, ascoltiamo storie al confine tra scienza e magia e veniamo introdotti ai dilemmi di chi vuole proteggere la natura in maniera etica, “sfruttando” le ricchezze di un territorio senza comprometterlo. La narrazione scorre placida e misurata seguendo le parole e le esperienze di Kerlenn Costa, il fratello di Adjany, e senza mai cedere al tentativo di ingabbiare le storie dell’Okavango in precisi archi narrativi ricchi di climax e artifici retorici. L’impressione è quella di essere seduti intorno a un fuoco nel mezzo delle paludi angolane, a godere della diversità di lingue e punti di vista di chiunque voglia sedersi di fianco a noi per qualche minuto
Guardians of the River è costruito intorno a un opulento sound design, in cui i rumori animali e i suoni dell’attività umana si mischiano in un ipnotico tappeto sonoro, a segnare simbolicamente la mutua dipendenza tra gli esseri umani e la natura. La ricchezza dell’audio di Guardians of the River è tale che vi sembrerà di avere effettivamente preso parte ad alcune delle interminabili esplorazioni in cui si imbarcano Kerlenn, Adjany e soci. Finito l’ascolto potrete giurare di aver visto in prima persona i contenitori in cui viene battuta la manioca, di essere stati alla ricerca di branchi di elefanti fantasma e di avere assistito alle interminabili riunioni comunitarie di Tempué.
Come se non fosse già abbastanza, Guardians of the River contiene al suo interno una serie di dense discussioni sull’importanza di conservare la natura e su come sia difficile trovare il “modo giusto di farlo”, mettendo in luce le complessità socio-culturali di scelte che, viste dall’altra parte del mondo, ci sembrano spesso facili e scontate.
Insomma, Guardians of the River è uno di quei piccoli capolavori che, tra un’abbuffata di true crime e l’altra, ci riconciliano con il mondo dell’audio, ricordandoci quanto potente possa essere una storia “raccontata bene”.
🎧 Consigli di ascolto: il podcast va ascoltato in ordine dalla prima puntata e, ogni tanto, consiglio di dare un’occhiata a una cartina per capire dove siete finiti. L’inglese parlato nel podcast è piuttosto lento e a questo link trovate le trascrizioni di tutti gli episodi.
🧁 Bonus: se volete saperne di più sull’Okawango trovate molte informazioni sul National Geographic. Se poi avete pure un abbonamento a Disney+ non perdetevi Into the Okawango, il documentario girato durante la prima spedizione di Adjani e soci.
⏭ Orecchie a 2x:
Nel mondo dei podcast accadono cose un po’ in continuazione e non sempre riusciamo, per motivi di spazio, tempo o (addirittura) linea editoriale, a segnalarvi tutto quello che vorremmo. Quindi eccovi un po’ di notizie fresche fresche in poche comode parole:
Sono usciti giusto ieri i primi due episodi di Storie di Suono, una interessantissima serie di conversazioni su ascolto, arte e narrazione sonora creata dai nostri amici di Botafuego. I nomi coinvolti sono tutti quelli da cui vorreste sentirvi raccontare cose sull’audio. Che aspettate?
Per i più interessati al futuro del mercato dei podcast in Italia, trovate un’interessante intervista ad Alessandro Tommasi (CEO di Will Media) su Questioni d’Orecchio
Stanno uscendo una miriade di libri “tratti da un podcast”, in un’interessante modalità che il mercato italiano sembra aver trovato di monetizzare i contenuti audio. Tra i tanti vi consigliamo con amore Diventa un Tiranno, tratto dal mai così attuale Tyranny.
Bene, anche per oggi è tutto. Ora, srotolate i fili delle cuffiette e iniziate ad ascoltare! Sentiamoci su Instagram e se vi va, condividete questa newsletter con qualcuno che pensate possa apprezzarla.
Chiara & Giacomo