Tuttorecchie: Orecchie “senza rossetto”
Quattro podcast suggeriti da Giulia Cuter e Giulia Perona
Ciao Orecchiabilinə,
bentornatə su Tuttorecchie, la nostra rubrica bi-settimanale in cui lasciamo a ospiti di tutto rispetto il compito di titillarvi le orecchie con contenuti audio da loro accuratamente selezionati.
Quest’oggi abbiamo l’enorme piacere di ospitare Senza Rossetto, uno dei nostri progetti editoriali preferiti tra quelli che animano l’internet italiano. Nella sua prima incarnazione, Senza Rossetto nasce come un semplice ed efficacissimo podcast letterario, in cui la penna e la voce di alcune scrittrici italiane diventano il tramite attraverso cui raccontare le donne e le convenzioni sociali con cui si devono scontrare/battere, tanto nel passato, quanto nel presente. Al suo interno ci trovate un toccante racconto di Violetta Bellocchio tra aborti clandestini e diritto di voto, il sorriso di Ester Armanino di fronte a mansplainer che nulla sanno e Bianca Pitzorno, a riflettere di corpi e arrampicate (im)possibili scalate. Il podcast è uscito nel 2016 ed è stato poi seguito da un’altrettanto ben fatta newsletter e da un libro, a completare un approccio multi-piattaforma a cui, un giorno, speriamo di poter arrivare anche noi con cotanta qualità.
Per questo Tuttorecchie abbiamo chiesto a Giulia Cuter e Giulia Perona, le menti e i cuori dietro Senza Rossetto, di consigliarci quattro podcast. In preda alla confusione da cui siamo stati presi tra il ritorno ai lavori e le nottate perse a guardare l’ennesimo discutibile sketch di Amadeus e dei suoi allegri amici, ci siamo dimenticati di mandare alle due Giulie la lista dei podcast da non recensire perché già nella nostra scaletta. A testimonianza dell’ottimo gusto di tutte le persone coinvolte, uno dei podcast scelti da Giulia e Giulia è Sweet Bobby, di cui vi avevamo già parlato qualche settimana fa e che cogliamo l’occasione per ri-consigliarvi.
E ora, orecchie e tastiera a Senza Rossetto.
Melma, Sahebi, Baroni e Borri 🇮🇹
Melma è un podcast di Alessandro Sahebi, Pietro Baroni e Davide Borri, nato a gennaio 2022. La melma del titolo fa riferimento agli ultimi, gli emarginati, i perdenti, quelli che stanno al fondo della società come la melma sta al fondo della palude. Il sottotitolo del podcast, infatti, è “capire la disuguaglianza”. In ogni puntata, infatti, gli host affrontano un argomento che ha a che fare più o meno direttamente con le disuguaglianze che sopravvivono da tempo nella nostra società e con quelle nuove che stanno emergendo. Finora si è parlato di crisi climatica, di crisi economica e di identità di genere con un ospite esperto per ogni puntata. Il tono è giornalistico, gli argomenti molto interessanti e trattati con approfondimento.
Stardust Memories, RAI 🇮🇹
Lo Stardust è stato uno storico locale notturno di Roma, bistrot jazz nel cuore di Trastevere. In questo audio documentario realizzato da Tre Soldi di Radio 3, l’autrice Chloé Barreau racconta il suo arrivo a Roma da Parigi nel 2000, l’anno del Giubileo, romanzando la sua vita di giovane espatriata grazie a un collage di materiali di repertorio da lei stessa realizzati durante le sue serate nel locale trasteverino. Quattro brevi puntate (circa 15 minuti ciascuna), una per ogni stagione, che raccontano la vita sociale di una generazione di ventenni ormai quarantenni, e una Roma che ormai non c’è più. Un racconto intimo, dal sapore vintage e nostalgico. Una splendida riflessione sulla memoria dei luoghi, per chi soffre di retromania.
PICSEL, Eloisa 🇮🇹
«Propaganda, valori tradizionali, fiabe cruente, ASMR e soprattutto gender». È così che Eloisa Margherita Pics, streamer, blogger e podcaster, presenta il suo show Picsel. Un appuntamento settimanale in cui affrontare alcuni dei temi che affollano la nostra timeline di Instagram (e non solo). Con pacatezza e precisione ogni puntata esplora un aspetto della propaganda e della comunicazione a cui tutti siamo sottoposti: cos’è il benaltrismo, perché ci si autocensura, perché gli slogan funzionano meglio dei pipponi e molto altro. In pratica: come evitare di cadere nei tranelli dei dibattiti quotidiani.
Sweet Bobby, Tortoise Media 🇬🇧
Poteva diventare una favola moderna, con due persone che si conoscono e s’innamorano online, ma la storia di Kirat Assi, raccontata nel podcast Sweet Bobby, è in realtà un vero e proprio incubo. Al centro dello show britannico, prodotto da Tortoise Media e condotto da Alexi Mostrous, c’è il tema del catfishing, ovvero l’adescamento sul web attraverso la creazione di identità fasulle. Kirat ha 29 anni e fa la conduttrice radiofonica quando, a partire da un messaggio su Facebook, conosce Bobby e finisce nella sua rete. Il truffatore nell’arco di dieci anni fabbrica non solo la propria identità e gli eventi della sua vita, ma anche quella di oltre 50 personaggi, nessuno dei quali è realmente esistito. Una manipolazione enorme che viene raccontata in sei episodi (più uno bonus dedicato alle risposte alle domande degli ascoltatori), da circa 40 minuti ciascuno.
Giulia Cuter (Brescia, 1990) e Giulia Perona (Biella, 1990) si incontrano alla Scuola Holden di Torino. Nel 2016 creano Senza rossetto, per raccontare le donne, di ieri e di oggi: il progetto si compone di un podcast, una newsletter che arriva ogni due settimane (sempre di venerdì) e un libro, Le ragazze stanno bene (HarperCollins, 2020).