Ciao Orecchiabilinə,
bentornati su Tuttorecchie, la nostra rubrica bi-settimanale in cui lasciamo ospiti di tutto rispetto il compito di titillarvi le orecchie con contenuti audio da loro accuratamente selezionati.
Quest’oggi è il turno di Carlos Lalvay Estrada, un artista di stanza a Genova, che contribuisce a rendere il mondo un posto più bello attraverso la delicatezza delle sue opere (guardate qui e qui)
Sfruttando una sopportazione reciproca di lunga data e qualche birra di troppo, Giacomo ha costretto Carlos ha creare per voi una playlist di musica reggaeton. Siamo sicuri che dopo aver letto la recensione di LOUD nell’ultimo numero della vostra newsletter preferita, stiate fremendo dalla voglia di lanciarvi nell’esplorazione di un genere troppo spesso ingiustamente deplorato.
Lasciamo ora la tastiera a Carlos.
Buon lettura e buon ascolto!
Per preparare questa playlist sono andato a riscoprire alcuni ricordi di quando vivevo a La Manà in Ecuador, dove sono nato. Ho pensato ai compleanni, con piñata d’ordinanza, e alle quinceañeras, con damine adolescenti tutte agghindate, e alla musica che accompagna questi ricordi. Si ballava tanto. A salsa, merengue e cumbia, negli anni novanta si è aggiunto questo reggaeton, con quel suo tum-pa-tumpa in levare. A un certo punto l’ho anche odiato. Ora, non è che oggi mi faccia impazzire, ma ho re-imparato ad ascoltarlo volentieri e, alla fin fine, mi fa ancora ballare. Negli anni ho aggiunto canzoni su canzoni alle mie playlist immaginarie. Eccovene una piccola selezione.
Carlos Lalvay Estrada è nato e cresciuto a La Maná - Cotopaxi - Ecuador; nel 2001 si trasferisce a Genova dove tutt’ora vive e opera.
Disegnatore per istinto tende a scomporre e aggregare linee, segni, forme, materia, immagini, suoni, paesaggi e momenti intimi che ricostruiscono una storia interiore ed esteriore del proprio vissuto. Si confronta negli anni con diverse espressioni artistiche quali video, musica e scultura.
Nel 2012 insieme a Pietro Repetto ha dato vita a PICA – disegni al cianotipo, un progetto che fonde l’illustrazione con la stampa al cianotipo realizzando a mano stampe su carta e stoffa in pezzi unici o tirature limitate. In questi anni partecipa a diverse esposizioni in Italia.