Misteri quotidiani, reclusioni infinite e qualche pianta
Le recensioni di “9999. Una grande vita lunga” e “Hyperfixed”
Ciao Orecchiabilinə,
eccoci arrivati nel nuovo anno con la calma delle persone che sono riuscite a scrollarsi di dosso gli ammenicoli digitali durante le vacanze, sostituendoli con soffici piumoni e invereconde quantità di cibo.
Torniamo da voi con due podcast e una sorpresa. Giacomo vi racconta di banditi e poeti con 9999. Una grande vita lunga, un podcast nuovo di zecca che i vostri due scribacchini preferiti, in qualità di giurati, hanno premiato come uno dei vincitori del Premio Lucia 2024. Chiara invece vi porta nei meandri di un podcast dal sapore nostalgico, Hyperfixed, fatto di misteri quotidiani e dei loro significati profondi.
Pronti, partenza, play!
9999. Una grande vita lunga, Giovanni Cioni per RaiPlay Sound 🇮🇹
Fine pena: 31/12/9999. No, questo non è il criptico incipit di un romanzo di fantascienza, ma una frase stampata sui certificati di detenzione di quasi duemila persone incarcerate nelle prigioni italiane. Si tratta del famigerato “ergastolo ostativo”, quello che prevede che le persone a cui stato è appioppato possano uscire dal carcere solo tra settemilanovecentosettantaquattro anni o, più realisticamente, dentro una bara.
Ci sono però eccezioni. Persone che dal “fine pena mai” riescono a tornare, guadagnandosi con il giusto misto di appelli e buona condotta, la possibilità di riassaporare la libertà. Tra loro c’è Giovanni Farina, il protagonista di 9999. Una grande vita lunga. Un perseguitato, un bandito, un latitante, un poeta. Un uomo che ha vissuto molte vite e che oggi è potuto tornare a godersi la vecchiaia là dove tutto è cominciato, sui monti della Calvana.
È su quei monti che Farina, un pastore sardo trapiantato nella “Barbagia della Toscana”, fa i primi spiacevoli incontri con la legge, finendo ingiustamente accusato e incarcerato. Da lì la sua vita prende una china strana, con latitanze in paesi lontani, la scelta più o meno obbligata del banditismo e dei rapimenti come mezzo per sbarcare il lunario e la pesantissima condanna per il sequestro Soffiantini, a cui ha sempre negato di aver partecipato.
Nella Calvana vive oggi anche Giovanni Cioni, cineasta di fama internazionale che, dopo esser diventato amico di Farina durante la presentazione di un libro di poesie di quest’ultimo, ha deciso di raccontarcene la storia in 9999. Una grande vita lunga. È la sua profonda e ipnotica voce a fare da contrappunto al racconto di Farina, riempiendone i vuoti, aggiungendo contesto dove necessario e guidando l’ascoltatore attraverso le cinque puntate del podcast, senza mai cadere nella tentazione di prendersi la scena e farsi personaggio.
Ad accompagnare le loro voci troviamo l’elegante e mai invadente sound design di Saverio Damiani, che gioca tutto su sottili rimandi e sui diversi significati che uno stesso suono può assumere in momenti diversi della narrazione (non vi posso dire di più per non rovinarvi una piccola gioia sonica che vi verrà regalata nell’ultimo episodio)
Ascoltando 9999. Una grande vita lunga si ha l’impressione di trovarsi in un casale della Calvana mentre, illuminati solo dalla luce di un camino, assistiamo a una conversazione tra amici, mentre le parole e le ombre che si levano dal fuoco si fondono in potenti immagini sonore in grado di racchiudere una vita intera. Una vita vissuta e persa. Una vita ritrovata.
🧁 Bonus: se quanto scritto sopra non bastasse, 9999. Una grande vita lunga è stato uno dei due vincitori del Premio Lucia 2024. In giuria c’eravamo anche noi e non possiamo che esserne felici.
🧁 Ri-bonus: 9999. Una grande vita lunga è la prima fatica di Rumore, una nuova casa di produzione indipendente di cui speriamo di sentir ancora parlare presto.
- Giacomo
Hyperfixed, Alex Goldman, Radiotopia 🇺🇸
Alex Goldman non è affatto un esordiente, anzi. È uno dei due autori di un podcast, Reply All, che tra gli anni dieci e gli anni venti del duemila ha contribuito a definire i tratti distintivi di cosa volesse dire “podcast” prima dell’avvento dei videopodcast. Il mio personalissimo riassunto di quel genere di show (dentro ci metto Heavyweight, Mystery Show e cento altri che mi sto dimenticando) è: giornalismo investigativo applicato alla vita quotidiana, con una miscela perfetta di serietà e frivolezza tanto nell’indagare quanto nel raccontare. Da quando Reply All è imploso mi ritrovo spesso a pensare con fare nostalgico che quel modo lì di fare podcast è finito, e ogni volta che lo penso poi ne spunta fuori uno nuovo. Prima Search Engine, il cui host è, tu pensa, PJ Vogt, storico co-host di Goldman, e ora, proprio mentre mi gongolavo di nuovo in questa fase nostalgica perdendomi nelle scenografie dell’ultimo videopodcast di turno, sbuca fuori quest’altro piccolo gioiellino da conservare nel mio portagioie di ascolti confortevoli.
La premessa di Hyperfixed è semplice: ogni episodio, infatti, inizia a partire da una domanda che gli ascoltatori possono inviare a Goldman attraverso un form e Goldman decide di provare a indagare, non sempre riuscendoci, i loro problemi tanto semplici quanto universali. Ad esempio, la personalissima lotta di Eva, statunitense cresciuta in Inghilterra, contro la conversione delle unità di misura nelle ricette americane diventa un excursus sulla storia dell’ostinata resistenza degli Stati Uniti al sistema metrico decimale. O ancora, Goldman aiuta Dylan a chiedersi se i frigoriferi dei supermercati oltreoceano siano inefficienti dal punto di vista energetico o, la mia preferita, quando aiuta Casey, ossessionato da un oscuro pezzo di memorabilia, a rintracciarne le origini. Spirito investigativo e umorismo caustico permeano Goldman mentre accompagna i suoi ascoltatori nel tentativo di risolvere un loro piccolo o grande dilemma della vita quotidiana.
Hyperfixed è insomma un riuscito tentativo di tornare a trovare, nello spazio audio, quella modalità narrativa tutta incentrata sulla potenza delle storie raccontate con cura, per solleticare la mente e la curiosità delle orecchie di chi ascolta. Quando abbiamo lanciato Orecchiabile, dicevamo spesso che ascoltare un podcast significa firmare un patto di longevità con la propria mente: oggi non è sempre così ma podcast come questo ce lo confermano.
🎧 Consigli di ascolto: ascoltatelo come e quando vi pare, in macchina, mentre lavate i piatti, in vasca da bagno, mentre camminate o prima di addormentarvi, ma con cura.
🧁 Bonus: insieme al podcast c’è una newsletter in cui il nostro Goldman ha prima raccontato gli anni di tragedia in cui cercava di trovare qualcuno che lo aiutasse a lanciare il progetto e ora dettaglia per filo e per segno spese, incassi e sopravvivenza di un progetto prodotto in maniera indipendente.
- Chiara
⏭ Orecchie a 2x:
Nel mondo dei podcast accadono cose un po’ in continuazione e non sempre riusciamo, per motivi di spazio, tempo o (addirittura) linea editoriale, a segnalarvi tutto quello che vorremmo. Quindi eccovi un po’ di notizie fresche fresche in poche comode parole:
Prima o poi doveva succedere. Uno di noi due ha fatto un podcast: Botanismi. In questo caso a cimentarsi nell’arduo lavoro di mettere insieme un prodotto audio è stato Giacomo, insieme a Veronica Lugaro, consulente artistica extraordinarie, e Sole Calbi, botanica frizzante e batterista di gran gusto. Nato come installazione per Alle Ortiche, Botanismi è una raccolta di piccoli viaggi nel mondo vegetale, nati dal tentativo di connettere le nostre umane esperienze a tutto il verde che ci circonda e di cui spesso ci dimentichiamo. Vi invitiamo quindi caldamente ad ascoltarlo, in cuffia, ci raccomandiamo!
Questa settimana c’è stata l’ultima puntata di Shortcuts, il podcast di corti della BBC che, in quindici anni di esistenza, ci ha fatto scoprire e amare artisti e autori provenienti da ogni angolo del globo terrestre. È una perdita enorme per il mondo dell’audio, restringendo ulteriormente gli spazi per nuovi produttori e per esplorazioni sonore.
Bene, anche per oggi è tutto. Ora, srotolate i fili delle cuffiette e iniziate ad ascoltare! Sentiamoci su Instagram e se vi va, condividete questa newsletter con qualcuno che pensate possa apprezzarla.
Chiara & Giacomo
Grazie per il consiglio di "9999. Una grande vita lunga": sembra interessantissimo.
E in bocca al lupo con "Botanismi" :)